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FERNANDO DE LUCA
(Roma, b1961)

L'ARCADIA IN GIANICOLO
Sonata allegorico pastorale a più parti per Cembalo solo
per l'arte la pratica e il diletto nel sonar il cembalo
(1996/97)

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L'anno 2024 per saladelcembalo.org è stato un altro record, ben ventisei pagine piene zeppe di splendide registrazioni del maestro De Luca. Sì, esattamente come nel 2017, ma quest’anno abbiamo avuto la grande novità, forse irripetibile, di poter sfoggiare due nuovi strumenti: la copia basata sul francese Tibaut del 1691, e quella sull'italiano Grimaldi del 1697.

Concludiamo allora in bellezza, dedicando quest’ultima pagina del 2024 ad una composizione neo-barocca che forse alcuni ricorderanno dai primi anni di vita della Sala del Cembalo del caro Sassone, quando fu registrata con microfoni di fortuna. Stiamo parlando dell’ Arcadia in Gianicolo, una raccolta di sei sonate o anche, una Sonata in 6 parti, che Fernando De Luca compose a Roma nel 1996, ora finalmente registrata decentemente e sul nuovo Tibaut a due manuali!

Volendo fare un paragone con i grandi cicli pittorici, l’ Arcadia in Gianicolo può apparire come una sequenza di scene ed eventi su soggetti arcadici, non temporalmente correlati, che il nostro compositore lega indissolubilmente al colle del Gianicolo in Roma, luogo di grande fascino e antica sacralità, divenuto sede dell' Accademia dell'Arcadia nel corso del XVIII secolo. Già nella seconda metà del Seicento, l'area oggi nota come il Bosco Parrasio che si arrampica sulle pendici orientali del colle, era parte dei giardini del Palazzo Riario alla Lungara, ovvero l'attuale Palazzo Corsini, dove la regina Cristina di Svezia volle stabilirsi a partire dal 1663. Allo stesso tempo, il Gianicolo è anche il luogo in cui il De Luca visse e crebbe per tutta la fanciullezza, prima del trasferimento della famiglia alla Magliana.

Le prime quattro parti della raccolta, nelle tonalità di re maggiore/minore, sol minore e la maggiore, si basano su una narrazione musicale “a programma” con scene allegoriche tratte dalle Metamorfosi di Ovidio; qui il compositore e interprete fa largo uso di uno stile misto in cui alterna danze francesi a movimenti di spessore drammatico, ottenendo un’amalgama musicale che forse non trova eguali nel resto della produzione del De Luca. La quinta parte, o sonata in la minore, è un vero e proprio intermezzo “alla Franzosa” come l’autore suol definirla, ed altro non è che una suite composta da alcune delle danze canoniche francesi, ovvero l’allemande, la sarabande, la passacaille, con un preludio introduttivo. L’ultima parte è un’altra bella suite, ma anche uno scherzo autocelebrativo, in cui l’autore si immedesima nel pastore arcade Falerno Ducande (anagramma di Fernando De Luca), con una splendida chaconne conclusiva.

saladelcembalo.org
22 dicembre 2024

FERNANDO DE LUCA
harpsichord

Issue 2024-26

Recorded in Borgo Ticino (Novara, IT): May/June 2023
French harpsichord after Tibaut (1691) built by A. Di Maio (2018)
Audio eng. M. De Gregorio

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