| Introduction What is “La Sala del Cembalo del caro Sassone”? The title is an italian expression whose literal translation is “The Harpsichord Room of the Dear Saxon”. Since, for historical reasons, the term “Dear Saxon” was used in Italy to refer to the composer Georg Friedrich Händel (much less for the other “saxon”, Johann Adolph Hasse), therefore we can reformulate as The Handel Harpsichord Room. How this project was born? The initial goal was to create a set of web-pages, freely available to everyone via streaming, to publish harpsichord music recorded on a regular basis. It can appears that the most difficult task here is to find a professional harpsichordist who accepts to share his recordings for non-profit, but just for “popularizing the Baroque Music for the Harpsichord”. However, that task was as easy as to create the web-site, because one of the original promoters is a harpsichordist with a relevant background as a performer, as well as teacher and composer. He is Fernando De Luca, which founded the project in late 2006 together with the co-founder “Zadok”, his friend, engineer and baroque music lover. The goals for Today and the Future By mid-2010, we approached about 80+ hours of recorded music and moved to the next step: Expanding the “Sala del Cembalo” to an independent project (it was originally hosted by another web-site, mostly specialized on Handel and additional baroque topics), aimed to popularize the Baroque Music and the Musical Instruments, the Culture of Renaissance & Baroque, the Historical connections, and so on. In order to accomplish the complex task, we need to open this project to many contributors over the world: musicians, musicologists, authors, subject matter experts who are interested to share their knowledge, musical performances, articles/abstracts, researches, interviews and other works. Although this remains a non-profit Resource, any individual volunteer (either professional or amateur) can still share the work for the benefit of his/her external job. In the long-term, this project will be possibly converted to a full open-collaborative resource and administered by some external musical organization or other artistic institution. English-based, Italian-based or...? Multi-language and without planned separations. Although many people working on saladelcembalo.org are based in Italy, including the original founders, we don't want to preclude any quality contributor to present in other languages, specifically English, German and French. As the man Handel did in his life, we look for a cosmopolitan resource! Charles Burney documented in his “Account of the Music Performances... in Commemoration of Handel (1785)” A time was fixed for this private rehearsal at the Golden Falcon, where Handel was quartered; but, alas! on trial of the chorus in the Messiah, 'And with his stripes we are healed', poor Janson, after repeated attempts, failed so egregiously, that Handel let loose his great bear upon him; and after swearing in four or five languages, cried out in broken English, Handel: “You shcauntrel [scoundrel]! tit not you dell me dat you could sing at soite [sight]?” Janson: “Yes, sir, and so I can, but not at first sight.” (source: gfhandel.org) | | Presentazione Come è nato questo sito L'idea risale al novembre 2006. Erano passati pochissimi mesi da quando Zadok, al tempo assiduo frequentatore di un forum Internet dedicato ad Haendel, vi aveva conosciuto un certo Fernando De Luca, cembalista romano che già allora si faceva chiamare Falerno Ducande musico in Arcadia. Da quel momento, le occasioni di sentirlo suonare alla tastiera non mancarono, naturalmente, e quasi subito ci si pose una domanda: “Com'è possibile che un profondo e talentuoso interprete come lui non abbia ancora condiviso, pubblicamente, la sua arte ed anche la sua grande generosità d'artista?”. Così, i due pensarono di fondare, in omaggio al grande compositore anglo-tedesco, una pagina intitolata La Sala del Cembalo del caro Sassone, originariamente ospitata all'interno di un sito web dedicato ad Haendel ed il barocco, sito che Zadok già curava da un po' di tempo assieme ad un amico. La pagina aveva come unico scopo quello di presentare una serie di belle registrazioni di musiche, spesso inedite o di raro ascolto, sfruttando due qualità peculiari di questo cembalista: la vastità del suo repertorio e la proverbiale speditezza con la quale riesce ad assimilare nuove partiture "a prima vista". Questo ha permesso, nei primi due anni di vita della sala, di pubblicare online quasi cinquanta ore di musica (sebbene, in quel periodo, la qualità delle audio-registrazioni fosse decisamente scadente). Finalità del progetto odierno Da semplice sotto-sezione di un sito web, la sala del cembalo è cambiata fino a trasformarsi in un progetto indipendente (metà del 2010). Parallelamente, anche gli obiettivi hanno acquisito un significato molto più ampio; si era infatti partiti dall'idea di voler divulgare la musica clavicembalistica dei secoli XVII e XVIII, grazie all'instancabile dedizione del cembalista romano. Ma questo non poteva che essere un punto di partenza; si propose allora di avviare un processo di espansione del sito: non solo uno strumento di fruizione dei brani registrati al cembalo (ora in qualità stereo digitale), ma anche una risorsa attraverso la quale si possa accedere a saggi, interviste, recensioni ed altro ancora, su tematiche correlate alla musica, l'arte e la cultura dei secoli suddetti. Alcuni esempi: oltre al clavicembalo e gli strumenti musicali del Rinascimento e Barocco, argomenti sulla prassi esecutiva della musica antica, le tecniche costruttive degli strumenti musicali, il canto barocco, l'opera barocca. Senza tralasciare il ruolo giuocato dalla poesia e dalla letteratura, per un completamento degli stretti rapporti tra musica, teatro, scenografia, architettura teatrale e appunto poesia/letteratura nel XVIII secolo. Questi sono alcuni dei filoni che verranno portati avanti con l'aiuto di volontari che forniscono e forniranno il loro prezioso contributo alla comunità di musicisti, studiosi, ma anche musicofili ed appassionati. In che lingua? In un passaggio tratto dalla ben nota biografia haendeliana di W. Dean, leggiamo che il dottor W. C. Quin, dopo aver incontrato il nostro musicista a Dublino, disse che Handel insieme con tutte le sue altre qualità possedeva una dotazione cospicua di spirito; nessuno sapeva raccontare più spiritosamente di lui. Ma l'ascoltatore doveva dal canto suo possedere una conoscenza approfondita di almeno quattro lingue, l'inglese, il francese, l'italiano e il tedesco, giacché nelle sue narrazioni le usava tutte e quattro [...]. E' per questo motivo che si cercherà di ospitare contributi da collaboratori non solo italiani, ma anche inglesi, francesi e tedeschi, così da rendere questa risorsa internet davvero di tutti e per tutti, avvicinandola allo spirito cosmopolita del caro sassone. Chi siamo Un gruppo di volontari, eterogeneo e variabile nel tempo: ci sono studenti, insegnanti accademici e non, musicisti, ingegneri, cembalari, flautari, informatici, tutti appassionati di musica antica ed arte del sei-settecento. La nostra redazione, sebbene non possiamo definirla di una vera rivista, verrà completata/aggiornata mano a mano che apriremo nuove sezioni del sito. SCHEDE BIOGRAFICHE |
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