Pieces de viole avec la basse continuë
composées par Mr Forqueray le père
(Paris, 1747)

Harpsichord transcription by Jean-Baptiste-Antoine Forqueray
or his wife, the celebrated harpsichordist Marie-Rose Dubois

Questa magnificente raccolta di suite per clavicembalo è il frutto della sapiente trascrizione di Jean-Baptiste (Forqueray figlio) o, più probabilmente, della moglie Marie-Rose Dubois, una celebrata clavicembalista francese della metà del settecento.

Un primo volume di cinque suite fu pubblicato da Jean-Baptiste nel 1747, appena due anni dopo la morte del padre Antoine, con il titolo “Pieces de viole avec la basse continuë composées par Mr Forqueray le père”. Ancora oggi, tuttavia, si fatica ad accettare la piena paternità dei brani attribuita al vecchio Antoine, il quale, assieme al figlio, fu il più grande virtuoso di viola da gamba in Francia. L'opinione più comune tra gli studiosi contemporanei tende ad attribuire la musica in egual misura a padre e figlio, vista la presenza di alcuni elementi modernizzanti tra i quali l'influenza di Leclair in certe modalità costruttive. I brani sono pieni di seste napoletane, accordi di nona e progressioni dal carattere più variegato. Nella prefazione al volume, in effetti, Jean-Baptiste ammette di essere l'autore del basso con tutte le annesse figurazioni, e di aver scritto completamente tre pezzi sul totale di 32 di cui è composta la raccolta, anche se in realtà non si scorgono differenze stilistiche tra questi 3 ed i restanti 29 numeri.

In contemporanea al suddetto volume (per viola da gamba), ne fu pubblicato un secondo con le stesse 5 suite ma, come anticipato in apertura, trascritte per clavicembalo. Bisogna dire che il carattere altamente idiomatico di queste trascrizioni rende piena giustizia all'uso della tastiera per eseguire tale musica originariamente pensata per viola, ma reinterpretata ad-hoc facendo largo uso del contrappunto ed aggiungendo nuove figurazioni nel basso. La scelta di non trasporre assolutamente nulla delle parti originali per viola, conferisce alle melodie un carattere meravigliosamente scuro, in perfetta simbiosi con il timbro proprio del clavicembalo francese. Non possiamo escludere che la stessa Marie-Rose possa aver preso parte alla sistemazione di questo volume, che quindi risulterebbe il frutto di una lunga gestazione, opera di tre diversi esponenti della stessa famiglia.

Affidiamo come sempre l'esecuzione al maestro e clavicembalista Fernando De Luca, alias Falerno Ducande (arcade pastor), riconosciuto come uno dei migliori interpreti in circolazione nel repertorio francese. Qualcuno che sia in grado di affrontare la musica antica e barocca, evitando certe forzature filologiche senza anima, pur senza rinunciare alla prassi esecutiva storicamente informata. Che, al contrario, qui è resa in modo molto più viscerale perché scaturisce dalle mani di un esecutore indipendente, con la mente immersa nel passato.

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