Due magnifiche ouverture haendeliane aprono la pagina: la prima, da Admeto (Londra 1727) che Fernando De Luca ha tratto dall'antica edizione Walsh già trascritta al cembalo. La seconda, una ouverture di eccezionale bellezza, fu inspiegabilmente esclusa (assieme ad altre come quella dall'Agrippina) da Walsh dalla sua pubblicazione delle "60 Ouvertures". Allora quello che abbiamo fatto è stato di procurarci direttamente la partitura direttoriale, darla al cembalista, il quale ispiratissimo ci ha restituito quello che tutti possiamo ascoltare da questa pagina. Trattasi di Alceste, composta tra il dicembre 1749 ed il gennaio 1750, da eseguirsi in forma di masque su testo dell'inglese Smollett (tratto dalla tragedia di Euripide), ma in realtà mai rappresentata per motivi non troppo chiari. La musica fu quasi immediatamente riutilizzata dal Caro Sassone, nel 1751, per The Choice of Hercules.

Fatta questa premessa haendeliana, il grosso della pagina è dedicato ancora una volta (la terza volta, dopo agosto/2007 e primavera/2008) alle nuove composizioni cembalistiche di alcuni membri della associazione VoxSaeculorum, fondata come noto dal compositore americano Grant Colburn. La lista dei membri è cresciuta notevolmente negli ultimi anni e comprende, tra gli altri, anche il nostro Fernando nonchè il nuovo arrivato Gianlunca Bersanetti, attualmente residente a Los Angeles, CA. Di lui proponiamo la Sonata III in sol minore, in puro stile scarlattiano. Credo proprio che Domenico Scarlatti sia un po' la sua passione come molti potranno evincere dall'ascolto del pezzo.

Per la seconda volta torna il caro amico svedese Miguel Robaina, che io personalmente considero, al pari di Fernando, un musicista unico e superlativo. Questa suite (composta nel 1997) potrebbe tranquillamente essere attribuita ad uno Chambonniere o qualche suo contemporaneo della Francia del Re Sole. La suite composta da otto movimenti, inizia con un prelude unmesuré che sfocia in un severo fugato alla francese, e seguito dai classici allemande/courante/sarabande/gavotte/../gigue uno più bello dell'altro. Unica eccezione, un po' fuori standard come mi faceva notare Fernando, è il doppio Tambourine che segue la Gavotte, forse stilisticamente più vicino ai francesi delle generazioni successive (Rameau per intenderci). Dopo il tambourine, segue un Menuet di una bellezza indescrivibile, così delicato e ammaliante che il nostro cembalista ha deciso di proporne anche una versione en rondeau che ho posto in appendice alla suite.

Abbiamo poi una composizione dello stesso Fernando De Luca, la Sonata IX in fa# minore, anch'essa composta nel 1997 assieme alle altre undici della collezione, dal sottotitolo Le avventure e gl'amori di un giovane Veneziano ovvero il libertino cavaliere de Seingalt. E' composta da 9 movimenti. Non intendo dilungarmi oltre su questa suite; sottolineo solo che questo compositore non smetterà mai di stupirci per l'incredibile energia che sprigiona dalla sua musica, quasi si trattasse di esperienza vissuta in prima persona (chissà forse in un'altra vita precedente). Io trovo fenomenale il contrasto tra la fine del secondo movimento (un Allegro tormentato) ed il successivo, un Andante amoroso, che non può non richiamare alla mente il tranquillo paesaggio lagunare con tanto di gondole ondeggianti...

Infine, a chiusura della pagina, ancora Handel, con un altro suo pezzo cembalistico di rarissimo ascolto. E' una Chaconne in sol minore - HWV 486, che a differenza delle altri grandi ciaccone haendeliane, è composta da un'unica sezione senza variazioni. Un bel pezzo giovanile, probabilmente del periodo di Halle o Amburgo.

Zadok
Roma, 15 luglio 2008



All the new recordings available here are from original performances by the harpsichordist Fernando De Luca, who lives in Rome, his native town.

Let's start with two great Handel Ouvertures. The first, "Admeto", was transcribed to keyboard and published in London around 1750 in his "60 Ouvertures" book. But for some reason, that publication missed to include at least two other numbers: "Agrippina" and "Alceste". Since we have planned to record the entire Handel's output for the harpsichord including also the ouvertures, I have provided Fernando with the orchestral scores for these two remaining pieces. That's the reason we have decided to announce the "Alceste" ouverture as an additional opening piece for this page. The music for "Alceste" was composed between December 1749 and January 1750 for a masque based on a libretto by T. Smollett (now lost), but no performances was really produced afterward. I think this overture is at the top of the Handel genius and this harpsichord transcription is a must to hear!

Let's move to the central section of the page, that is dedicated one time again to the Vox Saeculorum association (the third time - after August 2007 and Spring 2008), founded by the American composer Grant Colburn (who just published his fifth book of harpsichord music) to support the creation and development of NEW music in the OLD styles. For the current page we propose the following three Vox members:

- Gianluca Bersanetti, Italian composer based in LA, California
- Miguel Robaina, from Sweden, really a great composer
- Fernando De Luca, Italian harpsichordist and composer based in Rome.

Looking at the Bersanetti's "Sonata III in g minor", and also to other his sonatas (not yet recorded here) I found more than one similarity with the Domenico Scarlatti model. Very interesting!

The Suite in g-minor from Miguel Robaina has been composed in a pure French style (Chambonniere-like) with an unmeasured prelude ending with a nice and severe fugato. Also the rest of the suite is miraculous and it's not easy to accept the fact this music was composed few years ago (1997; dedicated to harpsichordist Inger Grudin-Brandt) and not in the Sun King's age! Just a few annotations: The double Tambourine is not so obvious for the XVIIc French music era, it could be best fitted in the first half of XVIIIc (e.g. Rameau suites). Also, the touching Menuet has been played in two different ways: the original one and, in Appendix, in alternative form "en rondeau".

The Fernando De Luca's "Sonata IX in f# minor" was composed also in 1997 together with 11 additional sonatas of the same collection. (Some of them was already published in our site, see "La Rivoluzione Francese", "La Rivoluzione Americana", "De Umbris Idearum", etc.)

Finally, which is the best way to close this musical page? With HANDEL of course... A pretty rare piece has been chosen for that: It is the Chaconne in g minor, HWV 486, likely a piece composed during the Halle or Hamburg period (1700-1706); it has no variations (compared to the other large-scale Handel chaconnes) but it is a jewel anyway!

Zadok
Rome, 2008 July 15th