Un grande del sonatismo preclassico

Così è stato definito Giovanni Benedetto Platti, musicista padovano, il cui apprendistato a Venezia fu con ogni probabilità guidato dai vari Gasparini, Albinoni, Vivaldi, Lotti ed i fratelli Marcello. Ma a partire dal 1722 e per i quaranta anni successivi fino alla sua morte, l'attenzione di Platti sarà diretta quasi esclusivamente alla Baviera ed in special modo Würzburg, nella cui Residenz (debordante di barocco e rococò mozzafiato) egli conobbe gli illustri affrescatori del palazzo, ovvero i Tiepolo.

Ci sono elementi di preclassicismo nella musica tardo-barocca di Platti, che sembrano voler scavalcare lo stile galante diffuso in quegli anni, soprattutto per lo sviluppo musicale delle idee, prefigurando la struttura della forma sonata. Platti pubblicò a Norimberga due raccolte di 6 sonate, dodici in tutto, la prima nel 1742 (op.1) seguita da un'altra del 1746 (op.4), entrambe meravigliosamente interpretate dal nostro Falerno Ducande su cembalo tedesco ad 1 manuale, copia di un Cristian Vater del 1738. Caso curioso vuole che un esemplare originale di questo strumento sia conservato oggi presso il museo degli strumenti musicali proprio a Norimberga!

saladelcembalo.org