ompositore, organista e clavicembalista nella Francia di Luigi XV, Charles Noblet fu uno dei molti musicisti francesi del Settecento che oggi avremmo completamente dimenticato, se non fosse per la recente opera di riscoperta dello studioso Érik Kocevar che nel 1990 pubblicò, come Tesi di Dottorato, lo scritto Charles Noblet (1715-1769): musicien du Roy en son Académie royalle de Musique – al quale seguirono pochi altri articoli negli anni successivi. Noblet, oltre alle tipiche mansioni ordinarie cui erano chiamati i suoi colleghi, come la composizione di musica d'organo per chiese e conventi situate tra Abbeville e Parigi, nonché l'intensa ed apprezzata attività didattica con allievi illustri, a partire dal 1739 fu anche titolare del posto di clavicembalista all'Opéra, posizione che manterrà pressoché fino alla morte. Esisteva, a quanto pare, una relazione di parentela tra Noblet e Pierre Février, altro notevole claveciniste di cui già pubblicammo anni fa su saladelcembalo.org la registrazione delle sue belle suite di danze (e fughe). Da quanto apprendiamo nella dissertazione di Kocevar, la poca musica a noi nota del musicista di Abbeville non presenterebbe spunti particolarmente originali o di rilievo, eccezion fatta per la raccolta di pezzi per cembalo, pubblicata a Parigi nel 1757, che viene generalmente definita con toni superlativi. In effetti, lo stile di alcuni brani del libro ricorda certi compositori della vecchia scuola, quali Rameau e Forqueray, ma vi sono altri pezzi di grande leggerezza e modernità, come L'orgueilleuse in cui Noblet sembra voler evocare l'atmosfera, a lui familiare, del belcanto operistico. E che dire della splendida giga (La Tricoteuse), da suonarsi a tempo moderato come è d'uopo nella musica francese, dal carattere danzante ed a tratti così haendeliana? Precisiamo che la raccolta è, in realtà, costituita da due suite per cembalo solo, alternate a tre sonate per cembalo concertato accompagnato da un violino. Nella presente registrazione, il cembalista maestro Fernando De Luca esegue l'intera sequenza di brani per cembalo (per la durata complessiva di oltre 70 minuti), mentre le sonate con violino vengono omesse. Ringraziamo infine Herr Andreas Zappe di Berlino per averci suggerito nella scelta di queste splendide musiche! Zadok, 10 giugno 2012 Sources - Sheet music on IMSLP (link)
- E. Kocevar: Charles Noblet (1715–1769), "musicien du Roy en son Académie royalle de Musique" (University of Paris, Sorbonne, 1990)
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