Oltre ai celeberrimi Louis e François "le grand", la famiglia dei Couperin ebbe un altro esponente musicista di una certa importanza, Armand-Louis Couperin, vissuto in pieno Settecento ed annoverabile tra gli ultimi grandi claveciniste francesi del secolo, assieme a Claude Balbastre e Jacques Duphly. Come per quest'ultimo, anche per Armand-Louis la morte sopraggiunse nell'anno 1789, quasi a simboleggiare la conclusione improvvisa e violenta di un'epoca, quale in effetti si può considerare il periodo conclusivo dell'Ancien Regime e della Rivoluzione. Violenta ed improvvisa fu anche la fine di Couperin, investito a piedi da una carrozza od un carro che sfrecciava sulle pericolose strade di Parigi, mentre il musicista si stava recando frettolosamente a svolgere le funzioni musicali dei Vespri a St. Gervais. I suoi Pièces de Clavecin del 1751, oltre ad essere una delle prime opere note, sono anche l'unica sua pubblicazione dedicata esclusivamente al cembalo solo, se escludiamo alcuni significativi lavori per due clavicembali degli anni settanta, uno fra tutti la Simphonie de clavecins. La raccolta è costituita da svariati movimenti raggruppabili in due suite che qui presentiamo integralmente grazie come sempre alla gentile ed infaticabile volontà del maestro clavicembalista Fernando De Luca. La seconda suite composta da ben 13 pezzi, è probabilmente la parte più interessante dell'opera intera: brani come La Turpin, La du Breüil, La Cheron rappresentano quanto di più ricco e significativo sia stato prodotto per clavicembalo nella Francia del Settecento, pur non rappresentando un reale salto in avanti rispetto al modello iniziato dal suo grande parente, François Couperin. Tutti gli stereotipi vengono dipinti qui con gran maestria da Armand-Louis, fino a raggiungere vette di intensità inaudita come ne l'Affligée, un brano che il nostro interprete è riuscito a restituire in tutta la sua drammaticità. Lo strumento impiegato dal maestro per questa registrazione è il suo noto clavicembalo a due tastiere, copia da un Blanchet del 1754, strumento più che mai appropriato a questa musica: la famiglia dei Blanchet, famosi costruttori di clavicembali di Francia, fu regolarmente a contatto con i Couperin, al punto che Armand-Louis prese in sposa (1752) Elisabeth-Antoinette, figlia di François-Étienne Blanchet. Il nono brano della prima suite è evidentemente dedicato ai Blanchet. Zadok, 3 Aprile 2013 | |