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GIOVANNI BATTISTA BASSANI (c1650-1716) Sinfonie Op. 5 nos. 1-12 Ensemble StilModerno Brilliant Classics 94259 (2 CD)
ologna è sicuramente nel Seicento uno dei centri maggiori della produzione musicale in Italia, con compositori di grande rilievo come Colonna, Perti, Torelli e in ultimo Corelli. Fra di loro anche Giovanni Battista Bassani si pone tra le maggiori personalità che arricchirono la vita musicale della città emiliana. Di lui meglio si conoscono le opere vocali, pubblicate in ben 30 edizioni a stampa e tra le quali emergono lavori nell'ambito sacro come oratori e messe, oltre a mottetti e cantate. Anche la produzione operistica non deve essere sottovalutata, pur se non ne conosciamo appieno le dimensioni. Sul versante strumentale sono invece giunte a noi solo ventiquattro sonate divise in due collezioni: l'Op. 1 e l'Op. 5. L’importanza di quest’ultima è testimoniata fra l’altro dalle numerose ristampe, quattro nella fattispecie: Bologna nel 1683 e 1688, Anversa nel 1691 ed Amsterdam nel 1708. La prima pubblicazione del 1683 si pone in un momento cruciale della carriera del musicista, con la carica di Principe dell'Accademia dei Filarmonici di Bologna. Si tratta di una raccolta decisamente interessante anche se il termine Sinfonia può generare qualche perplessità. In una fase di sperimentazione del genere musicale, ancora non ben definito nelle sue caratteristiche strutturali, si può anche pensare ad una decisa affinità con la Sonata, alla quale si apparenta per la costruzione interna ma anche per la collocazione ecclesiale della tipologia. Della sonata da Chiesa, della quale il maggiore esempio viene dall'Op. 5 di Arcangelo Corelli, le Sinfonie di Bassani riprendono diversi elementi primari come la toccata, la canzona e il ricercare, oltre a movimenti di danza che si potevano utilizzare ad esempio al momento dell'Elevazione Eucaristica. Le Sinfonie sono a due o tre strumenti e si riferiscono alla pratica di avere una parte di violoncello obbligato (quindi indipendente dal suono degli altri strumenti) o una semplice ornamentazione all'organo (a beneplacito). La costruzione dei movimenti all'interno della struttura si può riassumere in tre schemi: sonate in quattro movimenti (lento / veloce / lento / veloce), in cinque (veloce / lento / veloce / lento / veloce) o in sei, con movimenti lenti e veloci di numero pari. Le Sinfonie sono tutte molto belle con Adagi struggenti e drammatici e veloci canzoni e danze. A questo lavoro del compositore bolognese è dedicato un CD dell'ensemble StilModerno, che a Bassani aveva già dedicato una registrazione di grande interesse e bellezza: l'oratorio La Tromba della Divina Misericordia, del quale avevo già apprezzato l'esecuzione. Anche questa registrazione edita da Brilliant Classics, con musiche inedite, è degna della più grande attenzione, non solo per la musica di Bassani ma anche per le modalità dell'esecuzione stessa. Infatti StilModerno pone tra le sue priorità quella di produrre un suono contemporaneo, eseguendo la musica antica e barocca con strumenti moderni ma seguendo la prassi filologica e quindi fondendo l'estetica barocca con una sonorità moderna. Questo ha comportato a volte delle scelte strumentali, come l'uso dell'arpa per il basso continuo al posto della tiorba, troppo debole per il suono dei violini moderni. All'ascolto risaltano comunque le belle dinamiche, i bei colori e la bravura dei diversi componenti dell'ensemble, che riescono nell'intento di comunicarci la bellezza di queste Sinfonie. Pur risentendo dell'influenza di autori coevi, come Corelli, esse si pongono con grande originalità nel panorama della musica strumentale italiana, in un momento di passaggio fondamentale fra l'esuberanza e la stravaganza del primo barocco e la riforma arcadica di Corelli. Credo che sia interessante, per tutti gli amanti della musica barocca filologicamente informata, provare ad apprezzarla anche eseguita su strumenti moderni, purché si rispetti la prassi e l'estetica dell'epoca, e penso che l'ensemble StilModerno sia decisamente riuscito in questo intento. Isabella Chiappara, 15 settembre 2012
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