| NICOLA PORPORA (1686-1768) Vespro per la Festività dell'Assunta Laudate pueri Dominus Salve Regina Laetatus sum Lauda Jerusalem Marilia Vargas, soprano Michiko Takahashi, soprano Delphine Galou, alto Coro La Maîtrise de Bretagne Le Parlement de Musique Martin Gester, direzione Ambronay - AMY030 |
orpora ad ogni uscita discografica si dimostra un autore non solo di grande valentia e mestiere ma anche, tra coloro che si possono collocare a spartiacque tra barocco e stile preclassico, quello che maggiormente riesce a coniugare le nuove istanze dello stile galante con l'antica tecnica contrappuntistica, in questo modo diventando modello fondante per autori successivi come ad esempio Haydn, segnatamente nella musica sacra. Questo bel CD è dedicato al Vespro per la Festività dell'Assunta, scritto nell'agosto del 1744 per l'Ospedaletto veneziano, uno dei quattro orfanotrofi femminili della città lagunare dedicati all'insegnamento musicale, tra i quali conosciamo forse meglio per la sua attività, dato il fondamentale apporto di Vivaldi, quello della Pietà. I Vespri del 1744 si compongono essenzialmente di cinque salmi oltre a Magnificat e Salve Regina, inframmezzati come era usuale da antifone, intervalli in canto piano, mottetti o testi salmodiati creando un grande affresco liturgico di lunga durata ed impatto emozionale sui fedeli. In questa registrazione si è scelto di eliminare queste parti, lasciando i grandi salmi per due voci soliste di soprano, un contralto e un coro totalmente femminile. Purtroppo le solite limitazioni di tempo hanno portato ad escludere dal CD il Nisi Dominus, il Dixit Dominus e il Magnificat, privandoci di musica sicuramente molto bella, come lo è quella dei tre salmi rimanenti: Laudate Pueri, Laetatus sum e Lauda Jerusalem, a cui si aggiunge un magnifico Salve Regina per voce d'alto. Di questi brani conosciamo la genesi grazie ad una lunga lettera indirizzata da Porpora al Consiglio dell'Ospedaletto nel gennaio del 1745, che arriva dopo un’accusa dello stesso Consiglio di aver riutilizzato musica scritta in precedenza per l'Ospedale della Pietà, accusa alla quale Porpora risponde piccato invitando i membri a confrontare le due partiture. In effetti mentre le partiture del Laetatus sum, del Nisi Dominus e del Lauda Jerusalem sono tutte conservate alla British Library, così come due Salve Regina datati 1744 (uno dei quali prescelto per questa registrazione, scritto per Angiola Moro, probabilmente una putta dotata di una notevole voce di contralto), mancano il Dixit Dominus, il Laudate Pueri e il Magnificat. Le ragioni di questa assenza possono essere molteplici: o sono andate perdute, o effettivamente Porpora ha riutilizzato materiale precedente, magari napoletano. Quindi le accuse non erano forse così infondate, dato che nel 1745 Porpora scrisse altri due Laudate pueri, uno per i Vespri dello stesso anno e uno con grande probabilità a posteriori per quelli dell'anno precedente, a rifondere così il Consiglio dell'Ospedaletto: entrambe le partiture sono conservate alla British Library ed è stata la seconda ad essere stata scelta per la registrazione per le ragioni suddette. Come dicevo in precedenza si tratta di brani notevoli, con uno straordinario trattamento del coro e dei bellissimi brani dall'intenso lirismo per le soliste. Brani, come sempre in Porpora, caratterizzati dallo stile galante, con ricchezza di ornamentazioni, palette espressiva dal punto di vista armonico, belle trasparenze nel trattamento strumentale. Alle arie liriche si alternano i tutti del coro ancora in scrittura contrappuntistica, creando quello stile eclettico tipico dell'autore. Il violoncello gioca un ruolo molto importante, insieme al violino. Nel Laudate pueri uno splendido violoncello (suonato in modo eccellente da Patrick Langot) accompagna da solista in Qui habitare. Le tre voci sono molto belle, ottime nelle colorature: i due soprani Marilia Vargas e Michiko Takahashi, che si lanciano in duetti arditi come nel brano iniziale del Laudate, e la brava Delphine Galou, che presta la sua calda e scura tessitura di contralto al Salve Regina, uno dei più belli che ho ascoltato della letteratura musicale sacra barocca per l'intensa espressività. Il Coro femminile de La Maîtrise de Bretagne e l'ensemble Le Parlement de Musique diretto da Martin Gester sono anch'essi eccellenti. Il coro è luminoso e trasparente, come doveva essere quello delle "figlie di coro" veneziane, e molto buono è l'ensemble alsaziano, che si dimostra sempre all'altezza per la ricchezza di dinamiche espressive. Insomma un bella esecuzione di musica rara, che come al solito fa rimpiangere la limitatezza della scelta di un solo disco. Bisogna dire che il CD è stato registrato dal vivo al Festival d'Ambronay dell'anno scorso, dove però fu eseguito anche il Nisi Dominus, mentre estremamente affascinante sarebbe stata la riproposizione dell'intero Vespro, anche con le parti liturgiche. È l'unico appunto che posso fare a questa registrazione, che comunque consiglio caldamente. Isabella Chiappara, 3 maggio 2012
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