ella pagina conclusiva del 2018 presentiamo alcune interpretazioni del maestro Fernando De Luca, registrate negli ultimi 2 o 3 anni, che vertono su alcuni organisti della grande tradizione francese dei secoli XVII e XVIII. Oltre ad una selezione di brani tratti dal Premier Livre de Clavecin di Louis Marchand (pubbl. 1702), dalle Fugues (ca.1748) di Claude-Bénigne Balbastre e dai Pièces de tous les tons naturels et transposéz (ca.1680) di Jean-Nicolas Geoffroy, tutto il resto della pagina è dedicato ai noëls di Michel Corrette.
Il musicista francese, originario di Rouen, ebbe una lunghissima carriera che si protrasse dall’inizio alla fine del Settecento, pubblicando una gran quantità di musica spesso basata su rielaborazioni da brani altrui o da melodie popolari. Corrette è infatti considerato principalmente un compositore-arrangiatore-didatta, che ebbe il merito di saper trasmettere in modo semplice ed efficace metodi per diversi strumenti, tra questi: flauto, violino, violoncello, clavicembalo, chitarra, arpa e mandolino. Egli scrisse e pubblicò svariati libri d’organo, dagli anni ’30 fino agli ’80, con alcune parentesi orientate al genere, spiccatamente francese, delle variazioni sui noëls. Le tre suite qui presentate sono tratte dalla pubblicazione databile agli anni ‘40 (la data non è indicata esplicitamente), considerando i molti riferimenti a brani già apparsi nel primo libro d’organo del 1737. Nella prefazione al Nouveau Livre de Noëls, il compositore spiega che questi brani, indicati per cembalo ed organo, potrebbero altresì essere suonati anche con flauti, violini, viole e violoncelli, oppure, “lo stesso gruppo di strumenti può anche essere combinato con l’organo, alla maniera di Mr. Handel”.
L’origine dei noëls si fa risalire alla Francia del XV secolo, inizialmente sotto forma di testi religiosi accompagnati, sebbene di rado, da melodie popolari natalizie. Soltanto verso la fine del XVI secolo inizia ad emergere l’uso dei noëls in polifonia, spesso impiegati durante la messa di mezzanotte della veglia natalizia o nei giorni successivi. Nell’ambito delle rappresentazioni popolari, alcune di queste melodie venivano associate ai personaggi della natività come Maria e Giuseppe, gli Angeli e i Magi. Verso la fine del XVII secolo iniziano a comparire i primi importanti esempi strumentali di noëls variati: stiamo parlando dei pezzi pubblicati da Nicolas Gigault e Nicolas Lebègue rispettivamente nel 1682 e 1685. Gli organisti del Settecento faranno largo uso di questo genere, improvvisando variazioni ricche di ornamentazioni e piene di fascino popolare, continuando a raccogliere il favore del pubblico per tutto il secolo.
I noëls di Corrette sono raggruppati in 4 suite (re minore, sol maggiore, la minore e do maggiore), l’ultima delle quali non è inclusa nella presente registrazione. Le prime tre suite sono tutte composte da quattro movimenti, e presentano uno stile che si adatta al cembalo meglio di altri pezzi simili pubblicati precedentemente dal compositore francese. Quasi tutti i versi di cui sono composti i movimenti presentano una scrittura a due voci, talvolta in trio, con sezioni armonizzate nella parte del basso. Infine, facciamo notare che lo strumento impiegato per le presenti interpretazioni di Corrette differisce dalle tastiere usate per Geoffroy, Marchand e Balbastre, come indicato a lato.
saladelcembalo.org
21 dicembre 2018
FERNANDO DE LUCA
harpsichord
Issue 2018-15
Recorded in Venezia (Corrette) 2018, June 1 & 2; German harpsichord after Christian Vater (1738), built by F. P. Ciocca (2007).
Recorded in Roma (Marchand) 2015, March 31; French harpsichord after Blanchet (1754), built by C. Caponi (1985).
Recorded in Cagliari (Balbastre, Geoffroy) 2018, May 12 & Aug 6; Flemish harpsichord built by F. Granziera (1993) after a Ruckers-Taskin model (Taskin 1780)