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CHRISTOPHE MOYREAU (Orléans 1700 - 1774)
Pièces de Clavecin (Op. 1, ca.1753)

[Suite I en Ré Mineur]
Already published in an earlier page

Ouverture, Allemande, Gigue, Menuet I/II, La Fausse Musette, La Petitte françoise, L'Iroquoise, La Petitte Follette, La Mignone, La Guepine, L'Orléanois, La Japonoisse, La Chinoisse, Les Cyclopes forgeants le foudre meurtrier d'Esculape - Apollon vient les exterminer, Concert des Sicilliens delivrez du bruit des Cyclopes

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[Suite II en Ré Majeur]

  1. Ouverture
  2. Concerto

  3. Allegro
  4. Grave
  5. Allegro assai

[Suite III en Fa Mineur et Majeur]

  1. Ouverture
  2. Allemande
  3. Gigue
  4. Menuet I-II-III
  5. La Sensible, Rondeau Gratieux
  6. La Galanterie, Rondeau Gracieux et Animé
  7. L'Espion Vivement
  8. La Dupe, 2de Partie Naivement
  9. Le Filou, 3e Partie Vite
  10. La Doucereusse Gayëment
  11. La Jalouse Gaiëment
  12. L'Animée Vivement

[Suite IV en Fa Majeur]

  1. Ouverture
  2. Sonata

  3. Adagio
  4. Allegro
  5. Largo
  6. Allegro assai

FERNANDO DE LUCA
harpsichord

Issue 2020-08

Recorded in Rome: July 8-13, 2020
French harpsichord after Blanchet (1754) built by C. Caponi (1985)
Audio eng. M. De Gregorio

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Le Clavecin d'Orléans

Dopo vari anni, 6 per l’esattezza, riprendiamo il filone dedicato a Christophe Moyreau. Fernando De Luca ha infatti completato il primo volume (Op.1, da oggi online) ed è già partito a registrare i successivi cinque.

Organista e clavicembalista, Christophe Moyreau fu un personaggio assolutamente di spicco nel panorama settecentesco dei claviciniste francesi, oggi assolutamente sconosciuto perfino alla maggior parte degli intenditori. Di Moyreau non esistono che pochi articoli e pubblicazioni di François Turellier e Gérard Héau (Ndr. ai quali si rimanda, come già indicato nella pagina precedente) e qualche registrazione di brani sparsi disponibile in commercio. Tutta la sua produzione a noi nota è costituita da sei voluminosi libri di pezzi per cembalo, pubblicati attorno al 1753 dall'editrice parigina Mlle Vendôme, probabilmente frutto dell'attività compositiva e didattica di Moyreau nei decenni precedenti alla pubblicazione. La famiglia di Moyreau, da sempre radicata a Orléans, aveva già annoverato altri artisti e personaggi in qualche modo legati alla città, ultimo fra tutti un fratello del musicista, che fu probabilmente il pittore Jean Moyreau. Non è neppure nota con certezza la data di nascita e morte del maestro, date che generalmente si collocano rispettivamente tra il 1698 e il 1700, e tra il 1770 e il 1774. È risaputo, comunque, che Moyreau occupò l'importante posto di organista della cattedrale di Sainte-Croix attorno al 1730 o poco dopo, posizione che mantenne per tutta la vita, svolgendo sicuramente anche attività didattica com’è dimostrato dalla sua pubblicazione, oggi perduta, intitolata "Petit Abrégé des principes de musique par demandes et réponses"; come suggerisce il titolo, la forma del testo doveva essere simile alle nostre FAQs (Frequently Asked Questions) che oggi tanto circolano in rete su argomenti generalmente di carattere squisitamente tecnico.

Nella precedente pagina del 2014 il De Luca aveva interpretato e registrato la prima parte del Premiere Livre, ossia una gigantesca sequenza di 15-18 pezzi, tutti nella tonalità di re minore (il numero varia a seconda che si considerino separati o meno i minuetti ed alcuni rondeau dalla rispettiva prima parte). In questa nuova pagina completiamo il volume con i tre rimanenti gruppi di pezzi in re maggiore, fa minore/maggiore ed ancora fa maggiore. Tutti i gruppi sono rigorosamente dotati di una Ouverture, seguita da alcune delle danze tradizionali e da un gran numero di pezzi “di carattere” alla maniera di François Couperin. Tuttavia l’elemento forse più innovativo nelle raccolte di Moyreau è la coesistenza, resa piuttosto esplicita, tra brani in puro stile francese, ed altri di gusto squisitamente italiano. In questo primo volume, troviamo un Concerto in tre movimenti, posto nella seconda suite, ed una Sonata in quattro parti a conclusione della quarta suite e dell'intero volume. Un'altra caratteristica che sembra contraddistinguere la scrittura di Moyreau rispetto ad altri autori del suo tempo, è la predilezione per un uso omogeneo della tastiera nella sua interezza, anche nell'ambito dello stesso movimento. Stavolta più che mai appare perfetta la scelta dello strumento francese utilizzato per le presenti registrazioni, che sono state realizzate appena pochi giorni fa!

Il prossimo volume (Op.2) seguirà a breve, probabilmente già in agosto, mentre per il mese di settembre dovremmo essere in grado di pubblicare il terzo libro (Op.3).

Marco De Gregorio - saladelcembalo.org
Roma, 16 luglio 2020

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