Le Clavecin pour Orléans, pas de Versailles!
on questa pagina chiudiamo definitivamente il ciclo dedicato al musicista francese Christophe Moyreau, vissuto in Orléans nel pieno del XVIII secolo. Quando nel 2014 iniziammo il progetto pubblicando la prima parte dell’Op. 1, il Maestro Fernando De Luca non pensava affatto di completare il resto dei Pièces o perlomeno di farlo in breve tempo. Cosa che effettivamente non avvenne fino a quando, nel luglio 2020, egli decise di completare non solo la seconda parte di Op. 1 ma anche tutte le rimanenti, incluse le due ultime che pubblichiamo oggi.
Il quinto volume del 1753 (Op. 5) è scritto nelle chiavi di mi minore e mi maggiore, con due Ouverture, la prima in minore e la seconda in maggiore, ed una italianissima coppia Concerto & Sonata che conclude la raccolta. I classici movimenti di danza alla francese, Allemande e seguenti, sono forse tra i più belli di tutte le opere di Moyreau, stilisticamente molto antecedenti alla metà del secolo. È infatti probabile che la pubblicazione di tutti questi volumi, avvenuta come sappiamo quasi in contemporanea, seguì di molti anni la data di effettiva composizione delle musiche. Tra questi spicca Les Cloches d'Orléans, un pezzo abbastanza noto anche tra gli organisti contemporanei, che Moyreau inserisce in questa opera conclusiva come omaggio alla propria città d'origine che non abbandonerà mai.
Sebbene la data esatta non sia nota, esiste un sesto volume di pezzi, la cui pubblicazione viene generalmente collocata in avanti di qualche anno rispetto ai precedenti cinque volumi, perciò attorno al 1760. Il volume Six Simphonies è privo di numero d’opera e contiene 18 pezzi suddivisi in 6 concerti (sinfonie) tripartiti in stile molto vivaldiano, specialmente il primo ed il secondo. La durata complessiva di questi concerti supera di poco la mezzora, per questo abbiamo deciso di includerli in questa stessa pagina. Rimandiamo alle pagine precedenti per le (poche) altre informazioni già riportate su Moyreau ed i suoi Pièces de Clavecin.
Infine una curiosità. Tutti gli artisti hanno sempre fatto uso di autocitazioni e Moyreau non sembra fare eccezione. Chi ha avuto o avrà la pazienza di ascoltare l’intera opera qui registrata dal De Luca non potrà non scorgerne alcune. Ne segnaliamo una, proprio alle ultimissime battute del Largo della Sinfonia VI in Fa Minore, c’è un chiaro riferimento alle simpatiche battute conclusive de La Petitte françoise, dalla Suite in Re Minore di Op. 1.
Marco De Gregorio & saladelcembalo.org
27 settembre 2020
Tutte le altre opere di Moyreau:
AVVISO AGLI AMICI DI SALADELCEMBALO Salvo diversa indicazione del cembalista Fernando De Luca, tutte le pagine dedicate a Moyreau verranno prima o poi (ndr. speriamo più poi che prima...) oscurate da saladelcembalo.org per un periodo di almeno 5 anni, come da accordi presi con la casa discografica che ne curerà la pubblicazione.
ANNOUNCEMENT TO THE FRIENDS OF SALADELCEMBALO Unless otherwise specified by the harpsichordist Fernando De Luca, all the Moyreau recordings will be taken away from saladelcembalo.org for at least 5 years. This is per agreement with a recording label that will publish the entire set of pieces by the end of 2021. Anyway, until that date, we’ll keep all the music available here.
FERNANDO DE LUCA
harpsichord
Issue 2020-13
Recorded in Rome: July 29 - August 7, 2020
French harpsichord after Blanchet (1754) built by C. Caponi (1985)
Audio eng. M. De Gregorio