Il Tibaut del 1691
partire da questa uscita, gennaio 2024, avremo modo di ascoltare un certo numero di interpretazioni fatte dal nostro cembalista su un nuovo strumento. Trattasi di un bellissimo esemplare di cembalo francese a due manuali, basato sull’originale di Tibaut del 1691, ricostruito dal cembalaro Andrea Di Maio, amico di vecchia data di Fernando De Luca (ndr. prima di lui, fu Émile Jobin uno dei primi cembalari, se non il primo in assoluto, a studiare l’esemplare del 1691 per ricostruirne un facsimile). Nelle registrazioni si noterà un suono abbastanza diverso da quello a cui eravamo abituati, ovvero il Blanchet di metà Settecento: nel caso del Tibaut, sebbene lo strumento conservi le caratteristiche tipiche dei clavecins di fattura francese, come il timbro particolarmente scuro, ricco di armoniche e le dimensioni ragguardevoli della cassa di risonanza, il suono prodotto presenta le sue peculiarità dovute non solo alla diversa impennatura dello strumento, ma a svariati altri fattori costruttivi che non andremo qui a discutere.
L’iscrizione sull'esemplare originale: Fait Par Vincent Tibaut A Tolose 1691
source: The English Harpsichord Magazine Vol. 2 No7 1980
Il costruttore francese Vincent Tibaut nacque attorno al 1647 nei pressi di Nantes, per poi trasferirsi definitivamente nella città di Tolosa dove divenne ufficialmente noto come falegname/ebanista: tre suoi diversi modelli sono giunti a noi, ma solamente il terzo, quello del 1691, ha conservato la sua fisionomia originale priva di interventi successivi. Infatti, questo fu ritrovato nel 1977 in una soffitta in condizioni piuttosto precarie, come è evidente nelle foto. Le due tastiere da 56 tasti hanno una estensione che va dal Sol(0) al Re(5), con i tasti naturali in ebano i cui frontali sono intagliati a trilobo, i tasti cromatici sono in osso massiccio e le gambe del cavalletto scolpite a tortiglione. I registri disponibili sono tre (8’- 4’- 8’) ai quali si aggiunge quello del liuto.
Lo strumento come si presentava al momento del suo ritrovamento
source: The English Harpsichord Magazine Vol. 2 No7 1980
Una scelta di trascrizioni
dai pezzi per liuto, chitarra e tiorba di R. de Visée
Per inaugurare la nuova acquisizione abbiamo deciso di pubblicare alcune recenti registrazioni, fatte dal De Luca sul nuovo Tibaut, di brani tratti dai libri per liuto, chitarra e tiorba di Robert de Visée, famoso musicista compositore e suonatore di liuto alla corte di Luigi XIV.
I 53 pezzi qui selezionati sono raccolti in gruppi per tonalità e provengono dalle tre note collezioni pubblicate a Parigi, rispettivamente nel 1682 (Livre de guittarre dédié au roy), nel 1686 (Livre de pièces pour la guittarre) ed infine nel 1716 (Pièces de théorbe et de luth mises en partition dessus et basse). Dal sito imslp.org è possibile scaricare molte di queste partiture, nelle versioni edite da Carl Dettman.
Non possiamo quindi che augurare a tutti un buon ascolto!
saladelcembalo.org, 7 gennaio 2024
La copia del Tibaut 1691 realizzata da A. Di Maio