uest’altra raccolta di musica, quasi tre ore di registrazioni, verte su autori del periodo pre-classico e propriamente classico del repertorio clavicembalistico. Infatti, le composizioni qui presentate, in particolare l’Op.14 (completa, escludendo le parti per violino/violoncello ad libitum) di Johann Schobert, nonché la sonata dall’Op.17 di Johann Christian Bach, non possono certo definirsi come prodotti dello stile galante, ormai superato negli ultimi tre decenni del XVIII secolo. È noto come Schobert abbia avuto una certa influenza nello sviluppo della personalità musicale di Mozart in ambito tastieristico. I suoi concerti per tastiera k37, k39, k40 e k41, composti attorno al 1767 mostrano una serie di arrangiamenti di brani da sonate di Schobert, che probabilmente il giovanissimo salisburghese conobbe già durante il suo primo viaggio a Parigi, 1763-64. L’incontro con J. Chr. Bach avvenne nel biennio successivo, 1764-65, a Londra, e qui l’impatto fu ancora maggiore: è lo stesso Mozart che ricorda, nelle lettere dirette al padre, quanto fossero da lui stimate le composizioni del Bach di Londra, alcune delle quali furono da lui impiegate a scopo didattico, nel 1778 a Mannheim. È soprattutto la raccolta dell’Op.5 di Bach che Mozart conobbe e studiò assiduamente (vedasi la k107 del 1772), mentre l’Op.17 potrebbe averla assimilata grazie all’edizione parigina del 1773/74 che anticipò di qualche anno l’edizione londinese del 1779/80. La Sonata in Si bemolle Maggiore di J. G. Schwanenberger (in passato attribuita erroneamente a J. Haydn), compositore e maestro di cappella a Brunswick, contiene nell’incipit del primo movimento, materiale musicale quasi identico a quello impiegato da Bach nella suddetta sonata dell’Op.17 nella stessa tonalità, che quindi doveva essere ben nota. Per la cronaca, di Schwanenberger sono note oltre 20 sonate per tastiera, senza contare la corposa produzione di partiture d’opera seria, tutte rigorosamente basate su testi di P. Metastasio. Tra le composizioni mature di Mozart per tastiera sola, che sono quasi tutte in tonalità maggiore, la coppia k475/k457 in do minore è un caso raro (assieme alla k310 in la minore, già registrata qui). Queste due composizioni, la Fantasia k475 e la Sonata k457, vengono tradizionalmente eseguite in sequenza, nonostante furono composte a Vienna, con qualche mese di distanza l’una dall’altra: fu d'altra parte l’editore Artaria che le pubblicò assieme nel 1785 come Op.11, e forse con il benestare dello stesso compositore.
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29 aprile 2017