a produzione di Nicolas Lebègue, grande organista francese della seconda metà del Seicento, consta essenzialmente in opere per tastiera pubblicate in cinque volumi nell'arco di un decennio circa (1676-1687). Tre di questi furono dedicati all'organo, i restanti due libri sono i pièces de clavessin qui integralmente eseguiti e registrati da Fernando De Luca per il nostro sito (oltre 3 ore di musica!).

Negli anni della sua più intensa attività artistica, la fama di Lebègue fu legata oltre alle sue doti di compositore, anche a quelle di esperto in materia di costruzione di organi. Documenti attestano il suo coinvolgimento per consulenze e collaudi di strumenti in numerose cattedrali, tra cui quelle di Chartres, Blois e Troyes. Oltre a ciò, egli fu un celebrato insegnante, tra i suoi più importanti allievi figurano Nicolas Geoffroy, Dagincourt e soprattutto Grigny. Anche le sue partiture trovarono larga diffusione in Europa sotto forma di copie: famoso è rimasto il caso delle due suite o meglio, parti di esse, che furono erroneamente attribuite al tedesco Buxtehude, precisamente le Suite VIII e XVI (BuxWV Anh.12-13; già pubblicate su saladelcembalo.org negli anni scorsi).

Dal punto di vista stilistico, il linguaggio di Lebègue deriva certamente da quello di Louis Couperin e anche da Chambonnières, ma se ne differenzia per un carattere molto più sobrio, formale e una decisa standardizzazione dei movimenti di danza; ciascun gruppo di pezzi del primo libro, inizia sempre con il classico prelude non mesuré, seguito dai canonici allemande - courante e poi la sequenza variabile di danze quali chaconnes, minuets, gigues e via dicendo. La seconda raccolta è totalmente priva di preludi posti di fronte alle suites, ma qui il nostro interprete ha voluto dare il suo (solito) originale contributo, aggiungendo un suo preludio ad libitum a ciascuno dei sei blocchi.

^{saladelcembalo.org, 15 gennaio 2023}

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FERNANDO DE LUCA
^harpsichord

^{Issue 2023-01}

^{Recorded in Borgo Ticino (Novara, IT): 3-7 November 2021
French harpsichord after Blanchet (1754)
built by C. Caponi (1985); Audio eng. M. De Gregorio}