A Non-Profit Project devoted to the Baroque Age
Reviews, Articles, Historical Insights, Interviews and the greatest Harpsichord Musical Archive of the World!

buttonhomebuttonmusicbuttonfaqbuttonkontaktbuttonindex

PLAY ALL

JOHN CHR. PEPUSCH (Berlin 1667 - London 1752)

Lessons for the keyboard, transcriptions from Recorder and Violin Sonatas

from the Foundling Museum manuscript 1275

Lesson [Sonata] No. 2 in C Major

  1. [Prelude] (* ad lib. by F. De Luca)
  2. Allemand
  3. Aria
  4. Menuet

Lesson No. 3 in C Major

  1. Allemanda
  2. Courant
  3. Sarabande
  4. Aria

from the John Barker manuscript of 1735

Lesson No. 4 in D Major

  1. Aire (Allegro)
  2. Aire (Vivace)

Lesson No. 5 in D Minor

  1. Prelude
  2. Allmand
  3. Sarabrand
  4. Jigg

from the 6 Recorder Sonatas, Op.1, Amsterdam 1705/6

Sonata II in D Minor, Op. 1

  1. Largo
  2. Allegro
  3. Largo
  4. Allegro

from the 24 Violin Sonatas, London 1708; Op.2 in Roger 1707

Sonata II in D Minor, Op. 2

  1. Adagio
  2. Allegro
  3. Adagio
  4. Allegro

Sonata III in E Minor, Op.2

  1. Adagio
  2. Allegro
  3. Grave
  4. Allegro

from the Foundling Museum manuscript 1275

Lesson [Sonata] No. 1 in C Major

  1. Fantasia
  2. Allemande
  3. Courant

in Marpurg’s Clavierstücke, 1762

Chaconne in C Major

item_playall_dark

Il compositore berlinese Johann Christoph Pepusch, dopo aver vissuto all’incirca i primi 30 anni di vita nella sua terra d’origine, già riconosciuto musicista e compositore presso la corte di Berlino, decise improvvisamente di abbandonarla. Volendo dare una libera interpretazione alle affermazioni dello storico inglese Hawkins, il motivo di tale scelta fu dettato da una sorta di avversione sviluppata da Pepusch nei confronti del regime prussiano, a quanto pare basato su freddi princìpi militareschi di dubbia moralità. Tra il 1695 ed il 1697 Pepusch era ad Amsterdam, dove instaurò importanti legami con l’editore musicale Roger, per poi approdare definitivamente a Londra, la sua città d’adozione.

Pepusch non assunse mai la connotazione cosmopolita tipica di un Handel, ma anzi, cercò ripetutamente di integrarsi con il tessuto sociale e musicale britannico, coltivando generi musicali vicini alla tradizione inglese, come il masque, la ballad opera, cantate e anthems, tutto rigorosamente in lingua inglese. Diversamente, sul versante strumentale egli si adeguò al linguaggio italiano dei concerti e delle sonate corelliane, pubblicando un certo numero di raccolte per flauto dolce, sonate per violino ed altri strumenti, a cominciare da quelle pubblicate ad Amsterdam nel 1705, e poi negli anni successivi alternativamente a Londra ed Amsterdam.

Le 5 “unpublished” Sonate/Lesson per cembalo che il maestro Fernando De Luca ha qui registrato provengono dai manoscritti del Foundling Museum (no. 1275) e dal cosiddetto “John Barker manuscript” del 1735. Seguono altre 3 sonate, queste trascrizioni dalle Op.1 e Op.2 per flauto dolce/violino e basso continuo, adattamenti alla tastiera realizzati dallo stesso De Luca. Infine, la Chaconne in do maggiore proviene invece dalla pubblicazione di Marpurg “Clavierstücke” del 1762. Lo strumento utilizzato per le presenti registrazioni è il Tibaut 1691 con diapason a 415Hz, scelta apparentemente insolita ma comunque in grado di fornire ottimi risultati; non è un caso che i cembali di fattura francese siano considerati tra i più versatili in assoluto.

saladelcembalo.org, 18 agosto 2024

FERNANDO DE LUCA
harpsichord

Issue 2024-14

Recorded in Borgo Ticino (Novara, IT): 27-30 July 2023
French harpsichord after Tibaut (1691) built by A. Di Maio (2018)
Audio eng. M. De Gregorio

Downloadable Sheet Music available HERE

handelvauxhall1frenchkeybobliq

HOME & NEWS - Newsletter

cccommons

Legal Stuff - Privacy and Cookies

Many thanks to all the volunteers
of saladelcembalo.org!

buttonhome1buttonmusic1buttonfaq1buttonkontakt1buttonindex1cccommons